Gnammo

Noi italiani si sa, amiamo le cose belle, di qualsiasi natura esse siano. L’arte, in tutte le sue forme, trova ampio spazio nelle nostre vite ed è una di quelle cose di cui ogni italiano si vanta.
Ci piace mangiar bene e ci piace parlare di ogni cosa davanti ad un piatto ben preparato e ad un bicchiere di vino o di birra. Siamo degustatori folli di caffè e se ci accompagniamo anche un dolce non ci dispiace.
Il cibo è il cuore dell’esistenza di ogni italiano. E non è certo solo quello che si sta mangiando. E’ una forma d’arte che ti consente di esprimere chi sei e quello che senti. E’ il modo migliore di dialogare con altre persone, che siano amici o nuove conoscenze.

Quando si viaggia il cibo diventa il modo migliore per conoscere le usanze del luogo. Io adoro assaggiare i piatti tipici e scovare ogni volta nuovi ristorantini con cucina casareccia.
Spesso però non è così semplice. In viaggio è molto facile prender qualche abbaglio e ritrovarsi in locali turistici che di tipico hanno poco o niente. Molto spesso ho pensato che mi sarebbe piaciuto scoprire cosa mangiano davvero gli abitanti di un determinato luogo, cosa cucinano nelle loro case, cosa portano in tavola quotidianamente.
Ora tutto questo è possibile. E’ nato da qualche anno un portale, Gnammo, dedicato a quello che prende il nome di Social Eating: gli Gnammers, così vengono chiamati gli iscritti al sito, possono offrire le loro abitazioni e la loro abilità culinaria ad altri Gnammers che, pagando una cifra a rimborso della cena offerta, possono godere di cena e compagnia, sia singolarmente che in gruppi, di perfetti estranei. Perchè, si sa, noi italiani siamo socievoli. E come dicevo prima, esiste un modo migliore di socializzare che lo stare a tavola con altre persone?
Di certo la cucina sarà effettivamente tradizionale, locale e casereccia e l’esperienza non si ridurrà solo al cibo, ma alle nuove conoscenze possibili, che vi potranno anche suggerire, da veri insiders, itinerari poco turistici e piccole chicche da visitare!
Grammo però è in grado di offrirvi qualcosa di più: le Special Dinners, cene organizzate in scenari unici, in luoghi normalmente offlimits ai turisti.
Avete mai pensato, ad esempio, cosa si proverebbe a pranzare a Roma su una terrazza panoramica con vista sulla città eterna?

Cristiana e Alessio (Roma)

Io, che a Roma ci vivo, tutto sommato un pensierino ce lo sto facendo.
Ma da appassionata di natura incontaminata e dell’azzurro del mare, non posso che sognare un pranzo con vista sul blu infinito nella bella Taormina, nella Sicilia che più conosco ed amo, o in mezzo al nulla della via Franchigena. Due esperienze completamente diverse, sia come location che come piatti tipici, ma entrambe da inserire nella mia Wishinglist.

Devo però confessarvi una cosa. Chi legge il mio blog, con particolare attenzione alla sezione Mangia&Bevi, se ne sarà accorto. Amo tantissimo le situazioni molto slow, che ti consentono il contatto più intimo con la realtà di ogni luogo, ma ogni tanto mi piace concedermi qualche lusso in più, che sia nella scelta di chef stellati, che di luoghi da sogno. E se sono esclusivi, come nel caso di Gnammo, l’idea diventa ancora più intrigante.
Posso quindi non desiderare una cena in un palazzo o villa storica nell’aristocratica Firenze piuttosto che nell’elegante Milano?

La lista dei desideri si allunga…e se continuo a spulciare nel sito di Gnammo potrebbe non terminare qui! 😀
E voi, cosa ne pensate? Siete già degli Gnammers? Quale Special Dinner vorreste inserire nella vostra lista desideri?




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