Primo viaggio negli States: in giro col naso all’insù

Giorno 2 (20 Ottobre 2012)

Primo viaggio negli States: in giro col naso all'insù

Alle 5:30 del mattino sono già sveglia! Il jet lag si fa sentire e dopo un po’ anche Alberto apre gli occhi. Alle 8:00 siamo già fuori casa. Notando che tutti a New York hanno sempre qualcosa da bere, decidiamo di fare colazione una volta arrivati in centro ma di prendere allo Starbucks vicino casa un bel caffelatte caldo. Ovviamente non ha nulla da vedere con il cappuccino italiano, ma fa così grande mela camminare col bicchierone in mano… Compriamo la metrocard settimanale e scopriamo che la nostra linea metro avrà percorso limitato per tutto il week end (la prima delle deviazioni causate dai continui lavori sulle metropolitane!)! Decidiamo quindi di far iniziare il nostro primo giorno dalla fermata sulla 34esima. Direzione: Gramercy Park. Sbagliando strada ci ritroviamo a far colazione con un Chili Cheese Dog di Nathans Famous…decisamente fantastico! Una delle cose più buone (e più “zozze”) mangiate in questi giorni americani.

Dopo colazione riprendiamo la giusta strada e gironzoliamo un po’ tra i quartieri di Gramercy Park e di Greenwich Village, dove oltra ad ammirare il Flatiron Building facciamo amicizia con i nostri primi scoiattoli. Durante il viaggio ne abbiamo fotografati a centinaia…in pratica sono l’equivalente dei nostri gatti e cani randagi, che li non abbiamo mai visto. In effetti questi simpatici animaletti, che hanno tanto attirato la nostra attenzione, sono a guardar bene dei piccoli topi con la coda piumosa (ho anche pensato che sarebbero comodi per pulire sotto il divano, lo ammetto…)…ma sono così caratteristici da meritare tutte le nostre foto. A Washington Square troviamo un pianista che sta eseguendo un pezzo di musica classica ad un bellissimo pianoforte a coda…ed io ho pensato…che a New York può succedere di tutto…

Passeggiando col naso all’insu arriviamo ad Union Square, dove troviamo un bellissimo mercato alimentare…siamo quasi ad Halloween ed il colore predominante è l’arancione delle zucche, anche se in realtà la varietà di zucche è talmente vasta da ricoprire un po’ tutti i colori. Ci perdiamo a curiosare tra le bancarelle e decidiamo di sederci al sole bevendo un bicchiere di sidro di mele caldo…che in realtà è bollente! Ci faranno compagnia in questa sosta gli immancabili scoiattolini!


Dopo un po’ di relax e aver terminato il succo, ci accorgiamo di aver fame…in effetti è ora di pranzo e noi abbiamo in mente di assaggiare il famoso Pastrami di Katz Delicatissen. Ci aspetta un po’ di fila ma il servizio è celere e dopo 10 minuti siamo seduti al tavolo, ovviamente dopo aver fotografato il famoso tavolo di Harry ti presento Sally. La particolarità di questo posto è che danno all’ingresso un bigliettino a persona che deve essere riconsegnato all’uscita, pena il pagamento di una multa di 50 dollari.
Appena seduti ci viene portato un piattino di cetrioli freschi e sottaceto. Ordiamo un Rueben e delle frittelle di patate a cavolo con salsine varie, consigliate dal cameriere, ed una birra. Il Rueben è molto buono mentre le frittelle si potevano tranquilla mente evitare, anche se in fondo non sono male.


Dopo pranzo passeggiamo un po’ nel Sara D Roosvelt Park, pieno di gente: ci sono ragazzi che giocano a scacchi, altri a basket, ed è in corso una piccola corsa a supporto della ricerca contro il cancro.
Ci inoltriamo quindi per i vicini quartieri di Little Italy e di Chinatown. Il primo è praticamente ridotto ad una sola strada (ma in realtà in tutta New York ci sono molte strade piene di locali italiani) ma è comunque interessante leggere i menu esposti ed osservare i nostri colori sparsi un po’ ovunque. Chinatown è tutta un’altra cosa…si tratta di un vero e proprio piccolo paese, in cui anche i cartelli stradali e tutte le insegne sono scritte in cinese. Il quartiere ha la propria banca, il mercato, ed è pieno di negozi e ristoranti. Anche le piazze sono “a tema”, in una di queste abbiamo trovato una dimostrazione/lezione di yoga e di arti marziali.


Sono le 16:00 e decidiamo di attraversare il Ponte di Brooklyn per gustarci il tramonto dalla Promenade. La passeggiata è bellissima, anche se il ponte è spiacevolmente pieno di gente, e la Brooklyn Heights Promenade offre una vista sul Ponte, sulla Statua della Libertà e sullo Skyline decisamente eccezionale. E’ la prima volta che vediamo da lontano i grattacieli di Manhattan ed è subito amore! Restiamo qui fino al tramonto…il colore e la luce che illuminano quegli enormi palazzi ed il sole che cerca di nascondersi dietro Lady Liberty creano una atmosfera romantica ed un po’ magica.

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Essendo grandi fans di ManVsFood, per cena decidiamo di andare da Buffalo Cantina a Brooklyn (il primo locale di Adam) ad assaggiare le alette suicide…arriviamo fino a li e scopriamo che è chiuso per rinnovo… 🙁
Torniamo quindi a Chinatown e ceniamo da Big Wong King con involtini primavera, un piatto di fettuccine con manzo e verdure e del riso con verdure e pesce. Il cibo è discreto ma non ci convince fino in fondo. Inoltre i piatti sono abbondantissimi e avremmo potuto prenderne uno solo…ma ormai è fatta. Lasciamo a metà le nostre portate e ci incamminiamo verso casa.

– ritorna all’itinerario con i link alle varie tappe del viaggio-

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2 commenti

  1. Che belle foto e che voglia di ritornare a New York ! Per mancanza di tempo, e x il brutto tempo, non ho attraversato il Brooklyn Bridge purtroppo….uno dei tanti motivi x ritornare nella Grande Mela 😉 buoni Viaggi Monica

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